LuisaViaRoma dinner party

Non so cosa fare prima. Davvero, più cerco di ottimizzare i tempi e più mi rendo conto che essi mi sfuggono impertinenti dalle mani. Al momento sono di ritorno dalla toccata e fuga fiorentina e non disdegnerei affatto la nascita di tre o quattro braccia in più per riuscire a caricare le foto su FB, aggiornare il blog, rispondere alla chat, rispondere ai commenti, rispondere ai messaggi, contare i partecipanti al giveaway, disfare il trolley, rimettere in ordine i pezzi cacciati via dal trolley, rimettere in ordine la camera e, sai com' è, anche studiare visto che tra una settimana avrei giusto giusto un esamino... ma cosa vuoi che sia Federica, relax and take it easy :) Come avevo appunto preannunciato nel precedente post questo week end sono stata nel capoluogo toscano in occasione del dinner party organizzato da Luisa Via Roma per la chiusura dell' evento Firenze4ever: avendo macinato circa 1000 km tra andata e ritorno in poco più di 24 ore in compagnia di simpatici vecchietti che, sul pullman, hanno ben pensato di utilizzare le loro ultime energie per raccontare ai malcapitati passeggeri vita, morte e miracoli del loro albero genealogico, reduce da una nottata completamente insonne che mi ha spinta poi a fare i canestri con la testa per tutto il fine settimana e con delle bolle ai piedi da far rabbrividire un podologo mi accingo a scrivere, con una vena sicuramente non poco polemica, il primo pezzo sulla mia permanenza fiorentina partendo proprio dalla serata intorno alla quale è ruotato tutto l' "ambaradan": il party presso il museo La Specola.

Lo dico da subito senza troppe cerimonie nè mezzi termini: mi aspettavo di più. Con tutta la pubblicità e la promozione dell' evento nonchè il prestigio del marchio quale è quello di Luisa mi aspettavo davvero di più. Tanto per iniziare la location appariva piuttosto spoglia nonostante la suggestione del colonnato a contrasto con le luci psichedeliche dell' ambiente: non una sedia, non un divanetto, nè una poltroncina. Se la cosa non è particolarmente grave sul piano estetico-architettonico diventa TRAGICA sul piano pratico considerando che tre quarti delle invitate al party erano arrampicate su improponibili tacchi-sculture della durata vitale di una bomba ad orologeria: dopo una certa soglia si scoppia, o ci si siede o si lanciano le scarpe (come hanno fatto Alexis di Virtuosismi Chic e Irene di Moi-Irene).

Ma si dice che "chi bella vuole apparire un po' deve soffrire" e forse Luisa, invitando tutte bloggers molto féscion, ha ben pensato che la comodità sarebbe stata un optional... un po' come il cibo, un misero e scadente buffet di quelli che davvero ti spingono al digiuno volontario (e magari ad un riparatore fast food da post-party). E se vogliamo spezzare una lancia a favore dell' organizzazione per quanto riguarda l' aspetto scenico e coreografico con i ballerini e la musica, dobbiamo, ahimè, sottolineare nuovamente una nota negativa per quanto riguarda l' accoglienza e lo svolgimento del tutto: party di Luisa Via Roma... ma Luisa Via Roma dov' è?! Non un logo, non un rappresentante, nè un benvenuto... niente di esclusivo, insomma, solo un ritrovo (più o meno aperto a tutti nel settore) per una folla macchiata di animalier.

E tra una tigre, una zebra ed un serpente è stato, tuttavia, possibile conoscere altri bloggers (da Rossella a Chiara, da Edoardo a Tommaso, da Francesca ad Alessandra, da Piera a Irene, da Giovanna ad Alessia e perdonatemi se non vi posso citare tutti), quelli che a parer mio resteranno l' unico ricordo pienamente positivo della serata e che, tra una risata e l' altra, hanno svoltato quello che altrimenti sarebbe stato uno dei party più piatti ai quali io sia mai stata invitata. (Da sinistra in alto: Irene di Moi-Irene, io e Francesca di La Barbe à Papa. Da sinistra in basso: io, Francesca di La Barbe à Papa e Alexis di Virtuosismi Chic. Qui sotto: Edoardo di I Monili 2010 ed io in pandant in verde smeraldo e animalier maculato)

Proprio parlando di colori e maculato vorrei introdurvi a quello che è stato il mio outfit per la serata: essendo l' animalier presente come dress code, ho optato per un abito (riacquistabile nel mio shop) a tinta unita verde smeraldo con sottogonna in tulle e gonna scampanata a palloncino (Berhska) da spezzare poi con i dettagli tutti rigorosamente animalier leopardo.

Ho scelto un foulard per fermare l' abito in vita (Colours&Beauty), le decolletees open toe con tacco e plateau di vernice nero (Zara) e la clutch di peluche di mia produzione riutilizzando e rimodellando un colbacco che avevo comprato in precedenza da Zara.

Il bracciale grande e rigido è di Bijou Brigitte mentre gli orecchini verdi con dettagli color bronzo sono una creazione della bravissima Scacco alle Regine.

(Nella foto sotto, da sinistra: Irene di Moi-Irene, Francesca di La Barbe à Papa, Alexis di Virtuosismi Chic ed io -e la mia fotogenia evidentemente andata a meretrici ahah-)